Le poesie di Alvise
A volte bastano un sorriso o uno sguardo o una emozione per interpretare sentimenti, parole e stati d’animo che si traducono in un qualcosa che lasciamo a chi ci vuol bene come memoria, ricordo.
Poi c’è chi come Alvise ha voluto, nel tempo scrivere delle poesie e li troviamo una parte più intima, più personale, del suo essere, una parte che vogliamo ricordare e leggere con attenzione ed emozione, che sempre diversamente ed individualmente si rinnova quella emozione che sicuramente lui ha provato nel raccontarsi attraverso le rime che ci ha lasciato e che oggi conserviamo fra le cose più care.
Acqua |
Acqua Onde Morte, tu solo sempre |
Autunno |
Come varia il colore
delle stagioni
così gli umori e i pensieri degli uomini.
Tutto nel mondo è mutevole tempo.
Ed ecco, è già il pallido,
sepolcrale autunno,
quando pur ieri imperava
la rigogliosa quasi eterna estate.
Esistere |
Non so da dove viene,
il tuo impeto, incredulo
lo accolgo tra le mie membra
stanche ma cariche di latente
evasione, eterna e irreale.
Il Giorno |
Finita è la notte il calar di ogni salvezza. La mattina, sovrana, esuberante e incontrastata inizia a gemere di speranze. Dolce è il cinguettio dei passeri Il giorno è già passato in questo modo che fu. |
Il monte Siera |
Il monte Siera si erge maestoso nel cielo. Per un attimo pare che la terra si arresti Tramonta la luna. L’alba. Il bosco è più intenso. Lieve scorre il Piave Il primo raggio di sole, brilla sulla rugiada, come gemme, illumina la valle. Mi sento una nullità. Immenso Dio. |
L’amore |
Cara luce nascente, fluido magico di note inafferrabili, musa dell’incanto, io in questo immenso deserto mi perdo cercando pezzi di una umanità in quella tua felicità adolescenziale. L’amore scotta, |
Le carte della vita |
Ho giocato alle carte della vita, forse ho perso, forse ho vinto forse ci sono stato certo è che ho partecipato nel tempo. |
Legami |
Come catene eterne indissolubili tu resterai maceria del mio io. Come sogno che torna tu resterai nelle mie notti estive e come angelo bianco amoreggerai con il mio fuoco. |
Leggerezza |
E’ notte, la mia anima si schiude protesa all’immensità del mondo, i nostri sguardi oltre passano l’infinito,e si perdono in dolci voli. Forse domani potrò vivere e morire Quanti inganni, promesse e speranze Emozioni, luci e colori, |
Natale |
Natale portatore di piaceri, di strade ritrovate, di uomini fuggiaschi pronti al rientro. Natale con ardore, Silenzio. |
Nell’azzurro ho lasciato |
Gridando il tuo sole mi risponde una tonalità azzurra, intensa di bellezza. È nel tuo azzurro che |
Piove |
Piove sui nostri pensieri che l’anima schiude novella sulla favola bella che oggi ti illude O’ Ermione |
Saprai |
Gloria, ecco la tua primavera, è lì che ti attende, raggiungila perché un sorriso è ciò che pretende. Saprai che nella vita Saprai che questa sarà, Preludio ai giorni lontani Saprai che spesso vittorie e sconfitte Saprai che l’amore Saprai che un ricordo sarà Saprai che questa primavera Saprai infine che questa avventura Non disperare nella vita A Gloria perché la |
Abbandono |
Oggi la tua voce è spenta Il tuo smagliante sorriso È intriso di notte, di freddo e di male. I tuoi atavici sentimenti I pensieri si dileguano in un mare burrascoso, Quegli occhi grandi Il tuo cuore è amareggiato, forse disperso, irriconoscibile L’universo è davanti a te, Vivi la tua primavera e ti smarrisci in essa, |
Carne |
Era lungo, disteso abbandonato ma chiuso in quella scatola di carne donata ad altro. |
Il Mare |
Il mare, appare deserto, sconfinato e senza spazio. Il calare del sole, E proprio in questa immensa Leggiadra brezza marina, Il mare mormora |
Immensità |
Immenso spazio di tranquillità ove ci sarà? Basta il caos, la frenetica vita, Nel mondo c’è l’avaro e il forte L’Inghilterra, la Francia, l’Italia Nel 2000, nel 3000 non si sa E lo spazio illuminato sarà |
La Sera |
O’ sera, tetra dimora dell’indomani confido in te onora le mie sibilline odi, testimoni dell’immutevole trascorrere. O’ luna, che immune ti piegasti O’ luna di francescane origini abbi, O’ luna che Giunone fece rispecchiare in te Sappi concedere sembra placarsi di fronte a te. O’ luna, O’ Giunone. |
Mediterraneo |
Il cielo nel cuore, una parola amica e un gesto cordiale, Mediterraneo da assaporare. L’atmosfera serena, Una ruga sul viso Una fervida umanità Mediterraneo senza ambiguità Mediterraneo racchiuso in |
Per te |
Quante donne conoscerò nel fondo della vita quanti cieli sorvolerò pensando a mille albe bruciate da ricordi remoti. Tu in quell’aria vivi e respiri Quanti sorrisi ho perso Ora e sempre ti cercherò, La finestra della mia libertà, Siamo due gabbiani che E allora vola e fuggi |
Tu |
Tu, si tu, mi chiedi di soffocare quel desiderio impalpabile di averti, sono qui: mi chiedi di soffocare quella bocca ora triste o lieta che mi spinge a te, quella mano che si fa armonia al tuo essere. Soffio d’Arte calda che plasma il cuore: sei tu che rinnovi il colore del giorno. |
Vita |
Una mattina mi sveglio e rivedo il sole e mi accorgo che senza te non potrei volare andare oltre l’orizzonte e i suoi confini e resto nei tuoi occhi perché sono sinceri. Vita, ricordo spesso quello che è stato ieri Vita sei la mia canzone Nel cielo della sera Dovunque sia rivedo fiammeggiare solo il tuo sguardo: Dal il mio letto nell’angolo li miro, Timbro sonoro |